“Gli ultimi giorni di Immanuel Kant” di Thomas de Quincey

Sinossi (dalle note di copertina): La vita di Immanuel Kant, scrive De Quincey, “fu notevole non tanto per i suoi avvenimenti quanto per la purezza e la dignità filosofica del suo tenore quotidiano”. Era un ordine perfetto e infantile, dove ogni minuzia della giornata veniva osservata con lo stesso rigore, con lo stesso scrupolo di trasparenza che il grande filosofo dedicò ai problemi epistemologici. Nel corpo minuto di Kant, nelle sue maniere austere e amabili vivevano i Lumi, giunti al grado più nobile e penetrante del loro fulgore, come in…Continua la lettura di “Gli ultimi giorni di Immanuel Kant” di Thomas de Quincey

Ci vuole una fisica bestiale!

Se non rimanete sconvolti dalle conclusioni della meccanica quantistica, vuol dire che non l’avete capita. Niels Bohr   Le declinazioni più estreme e, direi, filosofiche della fisica, mi hanno sempre affascinato profondamente, forse per il fatto che, nel mio percorso di studi, non sono arrivato neanche a lambirne i rudimenti. Ho quindi deciso di approfondirle un po’, iniziando un piccolo viaggio che mi ha tenuto occupato nei mesi estivi e che ho terminato a cavallo del nuovo anno. La prima tappa mi ha visto alle prese con Sette brevi lezioni…Continua la lettura di Ci vuole una fisica bestiale!

“Sono il fratello di XX” di Fleur Jaeggy

Sinossi (dalle note di copertina): A un certo punto di questi racconti si parla di una “calma violenta” – e subito si riconosce il timbro e il passo di una scrittrice per cui l’ossimoro è come l’aria che respira, quasi un segno di riconoscimento, fin dal titolo del suo romanzo più famoso, I beati anni del castigo. Del quale Iosif Brodskij scrisse: “Durata della lettura: circa quattro ore. Durata del ricordo, come per l’autrice, il resto della vita”. Non diverso l’effetto di queste storie, talvolta di una brevità lancinante, talvolta…Continua la lettura di “Sono il fratello di XX” di Fleur Jaeggy

“Epepe” di Ferenc Karinthy

Sinossi (dalle note di copertina): Ci sono libri che hanno la prodigiosa, temibile capacità di dare, semplicemente, corpo agli incubi. Epepe è uno di questi. Inutile, dopo averlo letto, tentare di scacciarlo dalla mente: vi resterà annidato, che lo vogliate o no. Immaginate di finire, per un beffardo disguido, in una labirintica città di cui ignorate nome e posizione geografica, dove si agita giorno e notte una folla oceanica, anonima e minacciosa. Immaginate di ritrovarvi senza documenti, senza denaro e punti di riferimento. Immaginate che gli abitanti di questa sterminata…Continua la lettura di “Epepe” di Ferenc Karinthy

“’14” di Jean Echenoz

“In breve, il 1914 inaugura l’età dei massacri.” Eric Hobsbawm[1]   Sinossi (dalle note di copertina): Quando, il 1° agosto 1914, le campane suonano a martello annunciando la mobilitazione, nemmeno il mite, smarrito Anthime riesce a sottrarsi all’esultanza generale, alle discussioni febbrili, alle risate senza fine sovrastate da inni e fanfare. E poi – lo dice anche Charles con la consueta sicumera – è questione di quindici giorni al più, sarà una guerra lampo. Un ultimo, antinomico sguardo d’addio alla deliziosa Blanche – la giovane che ama ma che Charles…Continua la lettura di “’14” di Jean Echenoz