La stanza di Jonas Karlsson Bjӧrn, voce narrante di questa storia, inizia a lavorare in un ufficio pubblico. Dotato di rara antipatia, nonché presuntuoso e arrivista (il collega ideale, insomma) un giorno, mentre si reca in bagno, apre per errore la porta di una stanza al cui interno prova immediatamente uno stato di beatitudine mentale e di estrema lucidità. Si tratta di una sensazione di benessere così piacevole che, appena può, si rifugia in quella stanza. Qual è il problema? Quella stanza non esiste, ecco il problema. Nelle note introduttive…Continua la lettura di Breviter #01 – Recensioni (e stroncature) intramuscolari