“Little Boy” di Lawrence Ferlinghetti

Pur avendo approcciato la lettura con tanta buona volontà, confesso che il mio giudizio finale su questo libro è rispettosamente, ma fermamente, negativo. Si fosse trattato di un romanzo coevo alla temperie della beat generation, avrebbe avuto almeno un valore documentale. Qui, però, stiamo parlando di un libro pubblicato nel 2019, in occasione del centesimo compleanno di Ferlinghetti: il discorso cambia e il giudizio pure. Mi riesce infatti difficile apprezzare oggi un’opera che si autodefinisce sperimentale solo per il fatto di simulare un quasi ininterrotto flusso di coscienza e per aver…Continua la lettura di “Little Boy” di Lawrence Ferlinghetti

“L’amante di Wittgenstein” di David Markson

La prima volta che ho sentito parlare de L’amante di Wittgenstein è stato un paio di anni fa, in un ponderoso saggio di DFW che ne tesseva lodi sperticate1. Non contento di averlo analizzato per più di quaranta pagine, dopo nove anni DFW tornò a scriverne, in maniera molto più sintetica, definendolo: “più o meno il punto più alto della narrativa sperimentale di questo paese”2. Non conosco abbastanza la narrativa sperimentale in genere, e tantomeno quella statunitense, per poter confermare questo lapidario giudizio, ma posso dire con certezza che LadW…Continua la lettura di “L’amante di Wittgenstein” di David Markson