“Berlino. Ultimo atto” di Heinz Rein

Berlino. Ultimo atto è un romanzo che fu pubblicato a puntate fra la fine del 1946 e l’inizio del 1947 e che racconta le ultime tre settimane che precedettero la resa della capitale del Reich. Nel tentativo di comprendere come si potè arrivare alla devastazione morale e materiale prodotta da quel nefando esperimento sociopolitico che fu il nazismo, Rein non sembra però in grado di andare oltre un didascalismo piuttosto ingenuo nella sua meccanicità quasi deterministica. La scrittura, che già non brilla per gradevolezza e fluidità, oscilla dai toni da volantino propagandistico…Continua la lettura di “Berlino. Ultimo atto” di Heinz Rein

“Gogol’ a Roma” di Tommaso Landolfi

Landolfi è troppo Landolfi per fare il critico letterario. Intendo dire che mi sembra gli manchi la necessaria attitudine a mettersi al servizio dell’opera di cui parla e questo, fatalmente, si riflette in un difetto di profondità delle sue recensioni, almeno di quelle raccolte in questo volume e pubblicate sul Mondo fra il 1953 e il 1958. Si prenda, ad esempio, la velenosissima recensione del Nostro su L’innominabile, ultimo volume della celeberrima trilogia beckettiana. Immagino che chi non sopporta lo scrittore dublinese l’apprezzerà moltissimo, ma il punto mi sembra un altro e si…Continua la lettura di “Gogol’ a Roma” di Tommaso Landolfi

“La fine dei vecchi tempi” di Vladislav Vancura

Einaudi, nella splendida collana Letture, pubblica per la prima volta in Italia un testo del 1934 dello scrittore cecoslovacco Vladislav Vančura, esponente dell’avanguardia letteraria praghese fucilato dai nazisti nel 1942. La storia racconta della vita di Josef Stoklasa, reggente del castello di Kratochvíle, e della piccola e bislacca comunità che lo circonda, al cui interno spicca Bernard Spera, bibliotecario del castello, nonché voce narrante dell’opera. L’esistenza piuttosto tranquilla e sonnacchiosa di questo microcosmo, viene improvvisamente sconvolta dall’apparizione del principe Megalrogov, la cui comparsa sembra portare alla luce la mediocrità dei caratteri e l’ipocrisia…Continua la lettura di “La fine dei vecchi tempi” di Vladislav Vancura

“Intransigenze” di Vladimir Nabokov

Il volume, curato dallo stesso Nabokov, raccoglie un’ampia selezione di interviste ed è completato da alcune lettere a direttori di riviste e, infine, da qualche articolo, anche sull’entomologia, sua grande passione. Intervistare lo scrittore non era cosa semplice: il temerario doveva inviare le domande in anticipo, le risposte erano preparate in forma scritta e, comunque, Nabokov si riservava l’ultima parola prima della pubblicazione, per accertarsi che neanche una virgola delle sue parole fosse stata cambiata. Poiché alcune domande erano ricorrenti, è inevitabile che anche le risposte contengano qualche elemento di…Continua la lettura di “Intransigenze” di Vladimir Nabokov

“Amori” di Carlo Dossi

Dossi, con una lingua ricercata, al limite dell’affettazione, allestisce una galleria di omaggi alle donne, reali o immaginarie, che ha amato nel corso della sua vita. Si tratta di amori quasi sempre platonici, oggetto di   emozioni sincere ma composte, perché rivolte a qualcuno (o qualcosa) che ormai da tempo ha lasciato il cuore per abitare la memoria. Un raffinatissimo esercizio di stile in cui, però, il diletto intellettuale è di molto superiore a quello, per così dire, emotivo o sentimentale. Un documento letterariamente interessante ma destinato, temo, a coprirsi…Continua la lettura di “Amori” di Carlo Dossi