Breviter 2020 #04 – Recensioni (e stroncature) intramuscolari

Solo il mimo canta al limitare del bosco di Walter Tevis In genere non apprezzo i romanzi di fantascienza e quelli distopici. Il problema, il mio almeno, non sta tanto nella sospensione dell’incredulità, evidentemente indispensabile quando si affrontino testi di questo tipo, quanto piuttosto nella noia che provo quando, probabilmente con l’intento di rendere più plausibile la narrazione, l’Autore di turno inizia a descrivere nel dettaglio il modo in cui questi mondi futuri e cupi funzionano. Questo, oltre a rendere macchinoso il racconto, spesso e volentieri conduce ad aporie o…Continua la lettura di Breviter 2020 #04 – Recensioni (e stroncature) intramuscolari

Un dannato Roth d’annata – “La nostra gang” di Philip Roth

Innanzitutto voglio dichiarare che ritengo Philip Roth uno dei massimi scrittori viventi, autore di alcune opere di clamorosa bellezza (tra le ultime cito quel piccolo gioiello che è “Indignazione”) e capace anche nei romanzi meno riusciti di una pagina o di una frase che da sole valgono l’intera opera di molti scribacchini in circolazione (darei non so cosa per scrivere una pagina bella quanto l’ultima di “Ho sposato un comunista”). In secondo luogo considero un titolo di merito il fatto che l’Accademia di Svezia si rifiuti pervicacemente di assegnargli il…Continua la lettura di Un dannato Roth d’annata – “La nostra gang” di Philip Roth